sabato 28 novembre 2015

Napoli, trasporti pubblici, debiti per 700 milioni, manca di tutto, tranne i creditori.

 Il trasporto pubblico in Campania in crisi esistenziale, mancano i ricambi, il carburante, niente rigenerazione, l’unica cosa che abbonda, sono i debiti come si legge sul Mattino.

L’Eav che gestisce e controlla le linee ferrate e di buona parte della Campania come la Sepsa, Metrocampania e Circumvesuviana versa in cattive acque, sono a rischio anche gli stipendi dei dipendenti oltre alle minacce di messa in mora da parte dei creditori, verso i quali la Regione deve pronunciarsi entro il 31 dicembre, 700 milioni di debiti accumulati nel corso degli anni fanno pensare che sono molti i responsabili del dissesto che non hanno fatto altro che coprire, invece di scoprire.

Un'altra fuga di denaro che inevitabilmente cadrà sulle spalle dei contribuenti o con la maggiorazione della tassazione, oppure apportando altri tagli ai servizi ai cittadini già largamente penalizzati, sarebbe il caso di indagare seriamente sull’andamento e sui responsabili della gestione degli ultimi dieci anni. al fine di scoprire dove sono finiti i milioni mancanti e cominciare a castigare i ladri e i loro associati senza mezzi termini, altrimenti l’Italia non si raddrizza più.

Un ammanco di settecento milioni, sono il frutto di anni di scellerata gestione forte dell’impunibilità che hanno portato il trasporto pubblico nell’affossamento, dove a pagare sono sempre i cittadini con il cattivo servizio e con il risanamento, risanamenti delle banche, risanamento della Sanità, risanamento delle casse regionali, risanamento dei privilegi politici, assicurazioni degli stipendi d’oro anche dopo aver truffato le casse, sono tutte azioni che chiamano in causa chi non può sfuggire perché è uno strumento nelle mani della politica padrona e ladrona.

Finquando l’Italia non volterà pagina con il voto politico dando più potere a chi si sta battendo tutti i giorni per combattere soprusi e privilegi, il cittadino sarà sempre succube dei padroni politici, di chi ruba e non è punito, anzi più ruba, e più è premiato, le speranze oggi sono riposte solo nel MoVimento Cinque Stelle che ha il coraggio di battersi in Parlamento per la difesa del cittadino, è chiaro che per togliere il potere finanziario dalle mani degli attuali politici ci vorrà ancora tempo, ma quel tempo verrà.

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