martedì 28 luglio 2015

La Corte dei conti ha scoperto l’acqua calda, le Partecipate sono negative.

Finalmente la Corte dei Conti si è accorta dei grandi disavanzi determinati dalle partecipate che sono la zavorra al piede dell’Italia.

Bilanci negativi con forti perdite pure in Campania, conti in profondo rosso in gran parte delle regioni d’Italia, l’allarme lanciato dalla Corte dei Conti, seconda la quale le perdite superano di quattro lunghezze gli utili, nella sola Regione Sicilia ci sarebbero 117 milioni di perdite a fronte dei 36 milioni di utili, pazzesco, come si legge sul Mattino di Napoli.

Le partecipate, come tutti sanno, nascono per tenere buoni i trombati dell’alta politica, foraggiare quei politici che il popolo non ritiene più idonei a governare, dare da campare a chi può dare fastidio alla dirigenza dello Stato, a chi è stato buttato fuori dalla porta principale e fatto rientrare dalla finestra, cosa si aspettava di trovare la Corte dei Conti se non il prosieguo del ladrocinio ai danni delle casse statali e quindi, del popolo italiano.

Sarebbe il caso, adesso che è stato dichiarato lo squilibrio delle partecipate delle quali il 90% sono state da sempre ritenute inutili ma create solo con lo scopo di mantenere i trombati, ristrutturare l’intero comparto con la soppressione di quelle che il bilancio in perdita le rende passive e quindi inutili generando grandi benefici per le casse statali, ma soprattutto mandare questi ladri a lavorare per guadagnarsi il pane, ma questo è un sogno che solo il MoVimento cinque Stelle potrebbe realizzare.

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